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lunedì 21 marzo 2022

Il Mercato delle Pulci di Palermo... mobili, chincaglierie e non solo...


 E' una splendida giornata di sole, tipica della primavera palermitana, il clima invita alle passeggiate ed io decido di dedicare la mattina ad una visita al mercato delle pulci. E' una baraccopoli creata passo passo dei rigattieri di Palermo. Tutto inizia nel dopoguerra, dal 1951 in piazza Peranni al Papireto, al confine con il centro storico della città, a due passi dalla Cattedrale normanna. E' magico, le baracche in lamiera sembrano casette di uccellini sugli alberi che, ormai cresciuti, hanno formato un tunnel di rami e fronde per difenderle dalle intemperie. E' qui che da piccola accompagnavo la mia mamma che, innamorata dell'amore, cercava in questo scrigno romanticherie: una teiera in fine porcellana, un vassoio cesellato o una panca intarsiata, tutti oggetti provenienti dai palazzi nobiliari del centro storico, anche le maioliche dismesse abbiamo usato come decori di una casa di villeggiatura. Oggi no è più come allora... Oggi passeggiando in questo mercato, faccio un salto nel mio passato, rivivo momenti familiari ritrovando oggetti che non ho più, perché loro non ci sono più, come non ci sono più i mille proprietari di altrettanti oggetti che parlano di loro e della loro vita vissuta, dalle Nobildonne al Farmacista, dal Monsù al combattente di mille battaglie... o di una sola, i cui reperti esposti sono un'inconfutabile testimonianza storica. E' un momento topico che trasporta in un'altra dimensione e molto bello perché ci porta a condividere ciò che non abbiamo, ne potremo mai vivere!

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A Lia