arteallalloroblogspot.it

sabato 28 maggio 2022

La nascita del corallo


L'eroe intanto attinge acqua e si lava le mani vittoriose; poi, perché la rena ruvida non danneggi il capo irto di serpi della figlia di Forco, l'ammorbidisce con le foglie, la copre
di ramoscelli acquatici e vi depone la faccia di Medusa.
I ramoscelli freschi a ancora vivi ne assorbono nel midollo la forza e a contatto col mostro s'induriscono, 
assumendo nei bracci e nelle foglie una rigidità mai vista. 

Le ninfe del mare riprovano con molti altri ramoscelli e si divertono a vedere che il prodigio si ripete; così li fanno moltiplicare gettandone i semi nel mare.

Ancor oggi i coralli conservano immutata la proprietà d'indurirsi a contatto dell'aria, per cui ciò che nell'acqua era vimine, spuntandone fuori si pietrifica.
METAMORFOSI Ovidio

A Lia